Dopo i droni anche le fototrappole sui terreni dei Baroni Gallelli di Badolato 27/08/2025 Dopo il vile incendio del 07.08.2025 appiccato da ignoti su due oliveti del latifondo Gallelli, il barone di Badolato ha inviato due ex Marò del Battaglione San Marco, al fine di piazzare sulle sue terre decine di fototrappole in punti statisticamente a rischio.
I due ex militari del prestigioso Battaglione San Marco (corpo d’élite della Marina Militare Italiana) sono stati assoldati dai baroni nel 2021 come esperti di sicurezza privata e controllo del territorio, attraverso l'utilizzo dei droni.
L’incarico rientra in una più ampia strategia di tutela ambientale, difesa della proprietà privata e prevenzione di attività illecite.
Le fototrappole sono state installate in punti strategici, nascosti alla vista, e dotate di sensori a infrarossi e trasmissione remota.
Questi nuovi dispositivi vanno a supportare i due droni che dal 2021 monitorano il latifondo Gallelli.
L’obiettivo è inoltre monitorare sui loro terreni eventuali atti scarico abusivo di rifiuti, taglio illegale di legna e intrusioni non autorizzate.
“La sorveglianza dei nostri terreni è diventata necessaria per contrastare fenomeni purtroppo sempre più frequenti,” ha dichiarato il barone Ettore Gallelli di Badolato. “Abbiamo scelto personale con esperienza militare per garantire un intervento discreto ma altamente professionale.”
L’iniziativa rientra anche in un progetto di valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e rurale del latifondo Gallelli, che da secoli rappresentano un riferimento per la storia del territorio calabrese.
Le registrazioni ottenute sia dai droni che dalle fototrappole saranno messe a disposizione delle autorità competenti in caso di rilevamento di attività sospette o illecite.
Fonte: baroni Gallelli di Badolato.
A cura di Giada Oliveri
