CRONACA DI BADOLATO

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Dove il fuoco ha colpito, torna la vita: i baroni Gallelli ripiantano i pini incendiati nella tenuta Pietranera
13/10/2024
All’interno della tenuta Pietranera dei baroni Gallelli di Badolato, su la collina che ospita la scultura equestre del barone Ettore Gallelli, a distanza di due mesi dall’incendio doloso che in agosto 2024 ha distrutto alcuni pini, sono stati piantati venti nuovi alberi, simbolo di resistenza e rinascita. 1. Il gesto che parla più forte delle parole L’iniziativa, promossa dal barone, ha avuto luogo in una giornata carica di emozione e significato. Il fumo dell’incendio ha lasciato il posto alla polvere fresca del terreno, lavorato con cura per accogliere le nuove radici. Ogni pianta rappresenta un segnale: il crimine non ha vinto; ogni albero distrutto ne genera due da ripiantare. “Abbiamo perso dieci (10) pini, ma non ne abbiamo ripiantati venti (20). Ognuno di questi alberi è un di amore e cura del territorio” ha dichiarato il barone Gallelli mentre gli operai dell’azienda agricola sistemavano l’ultima piantina lungo il filare. 2. La collina, la scultura e il senso della memoria Questa collina è molto più di una semplice altura panoramica: ospita la scultura equestre del barone Gallelli, un’opera d’arte che celebra i dieci anni della fondazione del Club Calabrese per la cacci alla volpe a cavallo, e quindi la tradizione equestre della casata. Prima dell’incendio, i pini incorniciavano quella scultura, opera degli artisti Antonio Tropiano, Dorminio, e Fulvio Merolli dell’omonimo studio d’arte di Roma. Una scultura armonica, che si fonde col paesaggio, oggetto di video e scatti fotografici da parte dei turisti. La ripiantumazione restituisce un abbraccio verde a quella testimonianza di identità storica. Il corpo della scultura si staglia contro il cielo, esposto ai venti, e grazie ai nuovi alberi, il luogo riprenderà la sua forma di equilibrio e rispetto tra arte, natura e memoria. 3. La rinascita tra comunità e vigilanza Non si è trattato di un gesto solitario. Vicini, studenti, rappresentanti delle istituzioni locali e volontari ambientalisti hanno plaudito al provvedimento, marcando una linea di solidarietà contro la barbarie dell’incendio. Un momento collettivo, simbolico, capace di scuotere la rassegnazione. La comunità si stringe attorno alla rinascita I badolatesi hanno applaudito alla messa a dimora delle prime piantine, che caratterizzano lo sky line del luogo, in un gesto semplice ma potentemente simbolico. “Ogni albero è un no alla distruzione, e un sì alla bellezza della natura” ha dichiarato una turista. Prevenzione e vigilanza Nel frattempo, i baroni Gallelli hanno fatto istallare nuovi sistemi di sorveglianza sulla detta collina. Un esempio da seguire In un sud spesso raccontato solo attraverso il degrado e l’abbandono, gesti come quello del latifondo Gallelli e della tenuta Pietranera, è rovesciano la narrazione. Dove il crimine voleva lasciare il deserto, la risposta è la rinascita. Dove volevano il silenzio, cresce una foresta. Fonte: segreteria baroni Gallelli di Badolato A cura di Mattia Ferri.

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