CRONACA DI BADOLATO

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Il Barone Ettore Gallelli di Badolato cavaliere Jure Sanguinis dell’Ordine Equestre di San Miguel de Ala
27/12/2025
In data 27 dicembre 2025 il Barone Ettore Gallelli di Badolato è stato nominato cavaliere jure sanguinis dell’Ordine di San Miguel de Ala, antico ordine dinastico portoghese legato ai valori della tradizione cavalleresca cristiana; un’istituzione antica che affonda le sue radici nel Medioevo portoghese. L’Ordine Equestre di San Miguel de Ala, rappresenta una delle più antiche espressioni della tradizione cavalleresca europea. Le sue origini risalgono al XII secolo, nel contesto della Reconquista portoghese, periodo segnato dalla lotta per la difesa e l’affermazione dei regni cristiani nella penisola iberica. L’ordine è stato fondato dal Re Alfonso I del Portogallo, primo sovrano del Paese, in seguito alla vittoria cristiana nella battaglia di Santarém del 1147. L’evento è legato alla figura dell’arcangelo San Michele, considerato protettore dei combattenti e simbolo della vittoria del bene sul male. Da qui il nome dell’ordine e il forte valore spirituale che lo caratterizza. Nel corso dei secoli, l’Ordine di San Miguel de Ala ha assunto una dimensione non solo militare, ma anche religiosa e simbolica, incarnando ideali di onore, lealtà, difesa della fede e servizio al bene comune. Oggi l’ordine viene conferito dal Duca di Loulé (Duque de Loulé) Dom Pedro José Folque de Mendoça Rolim de Moura Barreto, nato il 9 marzo 1958, che è il VI Duca di Loulé secondo la tradizione genealogica familiare. Dom Pedro vive una vita lontana dai palazzi del potere: impegnato in attività culturali e filantropiche, pur mantenendo viva la memoria storica del suo titolo, continua a essere una figura di riferimento per gli appassionati di storia monarchica portoghese. Il titolo di Duca di Loulè fu istituito il 3 ottobre 1862 dal Re Luigi I del Portogallo in favore di Nuno José Severo de Mendoça Rolim de Moura Barreto, già marchese di Loulé e conte di Vale de Reis. Appartenente a una delle famiglie più antiche della nobiltà portoghese, Nuno José Severo si distingueva non solo per il lignaggio ma anche per la sua carriera politica: fu più volte ministro e Primo Ministro del Regno del Portogallo nella metà dell’Ottocento. La casa di Loulé affonda le radici nella Casa di Braganza, dinastia reale portoghese, attraverso il matrimonio di Nuno José Severo con l’Infanta Ana de Jesus Maria, figlia del re Giovanni VI. Questo legame con la famiglia reale segna l’alto profilo del ducato e la sua centralità nelle questioni dinastiche portoghesi dell’epoca. Con la caduta della monarchia portoghese nel 1910 e la proclamazione della Repubblica, i titoli nobiliari persero ogni valore legale. Tuttavia, come accade in molte monarchie europee abolite, la titolarità dinastica dei duchi di Loulé è stata mantenuta in ambito privato e culturale. Inoltre, alla morte di Manuel II, l’ultimo re di Portogallo senza discendenti diretti nel 1932, alcuni storici dinastici considerarono il Duca di Loulé come uno dei legittimi rappresentanti della Casa Reale portoghese, in quanto discendente diretto attraverso la linea femminile dell’Infanta Ana. Tra gli ambienti monarchici contemporanei, la figura del Duca di Loulé è oggetto di discussione. Alcuni gruppi sostengono che, visto il legame genealogico diretto con la Casa di Braganza attraverso l’Infanta Ana e considerata la esclusione del ramo miguelista dalla successione nel XIX secolo, Dom Pedro è dunque il pretendente “legittimo” al trono portoghese qualora la monarchia portoghese fosse restaurata. L’ordine di San Miguel de Ala è quindi un ordine cavalleresco di natura dinastica, legato alla storia portoghese, con particolare attenzione alla genealogia nobiliare, attraverso la classe jure sanguinis. In questo contesto, l’appartenenza all’Ordine di San Miguel de Ala (aperta a tutte le casate Europee) assume un significato che va oltre il titolo onorifico, richiamando l’impegno morale e culturale a custodire una memoria storica millenaria. L’Ordine Equestre di San Miguel de Ala continua così a rappresentare un ponte tra passato e presente, testimoniando come la cavalleria, pur privata della sua funzione militare originaria, conservi ancora oggi un forte valore simbolico, identitario e spirituale nel panorama delle istituzioni storiche europee. Un titolo che si aggiunge a un già prestigioso percorso onorifico e che rafforza il ruolo della famiglia Gallelli nel panorama nobiliare italiano. Il Barone di Badolato è infatti già cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, già cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e già cavaliere di Malta ad honorem. A questi riconoscimenti si affianca anche l’alto incarico di Parafreniere Pontificio di Sua Santità, segno di un legame diretto con la Santa Sede e di un servizio svolto all’interno della tradizione ecclesiale. L’insieme di queste onorificenze non rappresenta soltanto un curriculum personale di particolare rilievo, ma contribuisce a collocare la famiglia Gallelli tra le casate italiane che vantano il maggior numero di ordini cavallereschi, sia di carattere sacro-militare sia religioso e dinastico. Un dato che richiama una continuità storica fondata su fedeltà, servizio e attenzione ai valori spirituali e culturali del cristianesimo. Il riconoscimento jure sanguinis dell’Ordine di San Miguel de Ala sottolinea inoltre il peso della tradizione familiare, intesa non come mero retaggio nobiliare , ma come responsabilità morale e testimonianza storica. In questo senso, la figura del barone Ettore Gallelli di Badolato si pone come anello di congiunzione tra una storia secolare e il suo significato nel presente. Per Badolato e per gli ambienti culturali che ne condividono l’eredità, l’evento assume un valore simbolico importante: la conferma di una tradizione cavalleresca che continua a essere letta come impegno civile, spirituale e culturale, capace di dare senso alla memoria storica nel mondo contemporaneo. Fonte: Annali dell’Ordine di San Miguel de Ala. Articolo a cura di Federica Paolucci.

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